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I libri che hanno cambiato il mio mondo "fotografico" - Infinity Studio Fotografico

Se penso alla mia persona come fotografo cerco sempre di ridimensionare la mia vita e i miei traguardi e di essere sempre più umile per tenere a bada l'ego. Somigliare quanto più possibile all'uomo che vorrei essere un giorno è la meta che cerco di raggiungere ogni giorno da qualche anno a questa parte.

Sfido sempre la mia mente a superare ostacoli emotivi che mi sono complicati da gestire, questo non accade per vanità umana ma semplicemente per ampliare la mia visione del mondo e di me stesso e per cercare di stare quanto più sereno possibile in mezzo agli altri.

Una volta un maestro di fotografia durante una lezione mi disse:

" Se vuoi essere un bravo fotografo, devi essere un brav'uomo."

Sono stato settimane a pensare a quella frase e a capire del perchè me l'avesse sussurrata come un dono prezioso, dopo tante riflessioni e dibattiti, anche con amici, ho capito che dovevo allenare la mia persona a pensare non come un individuo ma come un essere umano. Dovevo essere più gentile, più rispettoso del valore che la vita ci dona sia da soli che in compagnia, a non pretendere nulla, a pensare che ogni esperienza bella o brutta che sia non è mai banale e sopratutto che nulla è per sempre.

In questo blog ovviamente non voglio cimentarmi su esperienze e vissuti ma voglio raccontare chi sono stati i grandi maestri ad ispirarmi, a modellarmi e a regalarmi emozioni durante la mia formazione come fotografo e come uomo.


1) Il primo fra tutti colui che mi ha battezzato nei sogni fotografici è stato Sante D'Orzio, fotografo classe 56 nato a Brooklyn ma che paradossalmente ha iniziato la sua carriera come fotografo in Italia. E' stato in costiera Amalfitana più volte, a Paestum e a Capri.

Lui è il tipico fotografo New Yorkese schizzato e fuori di testa tanto da posare nudo insieme alle modelle in alcune sessioni di ritratti, tanto da chiudersi nel camerino con Pamela Anderson e buttare via la chiave. Un fotografo fuori dagli schemi in tutti i sensi, sia per gli scatti bordeline e violenti, sia per gli scatti ingenui e rubati.

A 15 anni mi capitò un suo libro fra le mani e a pensare a quanto fosse pazza la vita di un fotografo mi innamorai di lui e del suo modo di vivere.


2) Crescendo i gusti cambiano, si diventa più raffinati, si diventa più curiosi, quindi corpi da modella posizionati bene non sono poi così fondamentali, verso i 22/23 anni inizi a sentire il desiderio di volerle capire le donne, ti piacerebbe comprendere meglio il loro mondo e fù così che approfondii Helmut Newton. Maestro dell'erotismo per eccellenza.

Il numero uno al mondo quando si tratta di spigolosa femminilità.

Tante le sua campagne pubblicitarie negli anni 80/90, periodo in cui la rivalsa della donna nella società iniziava a farsi sentire. Personalità dominanti, sovraumane, padrone, non più oggetto di desiderio di un uomo ma viceversa, donne potenti e cattive nelle sue foto. Maestro tedesco, morto nel 2004 in un incidente d'auto ad Hollywood all'età di 84 anni. Caratteristica particolare di questo personaggio era che sui suoi lavori la moglie doveva essere sempre presente al suo fianco.


3) Negli anni poi mi sono lasciato trasportare non più dall'erotismo, quello forse conta negli anni giovanili ma dalla sensualità e dalla delicatezza che le donne potessero assumere nei confronti di un uomo. Ho affinato la mia "selezione" fotografica e mi sono immerso nelle fotografia di Vincent Peters e Marc Lagrange, ancora vivo e attivo il primo, deceduto nel 2015 il secondo.

Artisti molto simili nella ricerca del canone di bellezza femminile ma ben diversi nello scegliere soggetti e location. Vip, attori e modelli noti il primo, persone anonime e meno note Marc.

Peters, tedesco di orgine, cerca di cogliere nelle immagini il gesto improvviso e delicato delle donne, il famoso dettaglio dell'innamoramento, quel frammento di attimo che noti in una donna e che non dimentichi mai più. L'attimo fuggente che non ricapita.



Il secondo invece, fotografo di origine belga valorizzava la femminilità della donna sfidando le congetture morali ecclesiastiche, la donna era donna in quanto creata da Dio ma non per questo doveva essere santa. Lusso e provocazione erano i suoi mood principali.


4) Tedesco anche quest'altro maestro della moda, oltre che fotografo, regista e ovviamente direttore della fotografia. Ha realizzato tantissimi spot per Dolce e Gabbana, ha diretto attori affascinanti e oltre che immortalarli nelle loro naturali vesti, vi creava un legame con domande precise per conoscerli con meno filtri possibili.

Peter Lindbergh morto nel 2019 è colui che più mi ha segnato nella ricerca della mia fotografia. L'arte ne sentirà la sua mancanza per molto tempo.

Uomo silenzioso, gentile, garbato, mai fuori posto, sempre alla ricerca del bianco e nero, profondo ma mai triste, sempre desideroso di nostalgia e velato romanticismo.

La naturalezza dei volti era fondamentale per lui per sottolineare la drammaticità e l'eleganza femminile durante gli anni che passano. La donne al naturale, senza trucco e senza veli, fantasie che solo con i contrasti di Lindbergh regalano.



5) Infine un maestro tutto nostro, un big tutto italiano. Mario Testino, tantissimi i suoi lavori con modelle di prima fascia, in primis Kate Moss. Ciò che più mi ha entusiasmato di questo artista è stata l'eleganza e la trasparenza con cui ha immortalato la Principessa Diana. Stile tutto italiano quello di essere romantici sdolcinati.

Un libro pieno di ritratti vi porta lontano dalla classica idea che si ha di Diana.

La lady fotografata come donna e non come membro della casa reale, fotografata come essere umano e non come personaggio pubblico.

Questo libro per me ha un valore affettivo enorme, magari perchè le foto in questione sono state fatte nel mese in cui la principessa morì, magari perchè è una chicca di casa nostra, non lo so posso solo dire che dopo aver visto le fotografia di Lady Diana fatte da Testino il mio concetto di eleganza femminile si è completamente ribaltato. Grazie maestri.


Non potevo per ovvie ragioni, mettere tutte le foto di tutti i libri sopracitati, avrei reso il post lunghissimo e noioso:

Ovviamente non saranno curiosità a cui dare valore ma penso sia sempre bello fare un attimo di cultura/approfondimento fotografico in modo da capire che dietro ad una macchina fotografica non vi è solo un'individuo che fà click, ma vi è un essere umano che si evolve.

Peace & Love.


Ps. ( Ho lasciato un libro sorpresa tra le foto come Easter Egg, vediamo se lo trovate. )

Come sempre per info www.infinity-studio.it








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